Informarsi
La piramide di Maslow

La piramide di Maslow

Da circa 4 anni lavoro nel campo della sostenibilità e del cambiamento climatico, e parte del mio lavoro si concentra sul “behaviour change”, ovvero il promuovere comportamenti a favore dell’ambiente e far sì che le persone cambino le proprie abitudini e vivano una vita più sostenibile. La Piramide di Maslow mi aiuta ad avere pazienza e a capire perché non tutte le persone con cui mi relaziono, vogliano salvare l’ambiente tanto quanto lo voglio io.

Intorno al 1950, lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì la Piramide dei Bisogni, che è suddivisa in 5 livelli. L’idea di Maslow, che a mio parere è rimasta attuale fino ai giorni nostri, è che l’essere umano ha una serie di bisogni (e quindi di motivi che lo spingono ad agire). I bisogni non hanno tutti la stessa importanza. Quelli alla base della piramide, i bisogni primari, sono necessari alla sopravvivenza dell’individuo, e l’essere umano dà priorità a questi bisogni. Quando i bisogni alla base vengono soddisfatti, l’essere umano passa a soddisfare i bisogni sul gradino più in alto, fino ad arrivare al quinto gradino.

Quindi, secondo Maslow, l’essere umano si realizza soddisfando:

  • dapprima i bisogni fisiologici (fame, sete…)
  • poi i bisogni di sicurezza e protezione (essere in salute, avere un lavoro stabile, una casa sicura)
  • poi i bisogni sociali (avere una famiglia, degli amici)
  • poi i bisogni di stima, di prestigio, di successo (essere stimati)
  • infine i bisogni di sviluppo e realizzazione (realizzare le proprie aspettative e diventare il meglio di noi stessi)

Nota: questa è una visione semplificata della Piramide di Maslow!

Che cosa insegna la Piramide di Maslow sulla sostenibilità?

Il quinto gradino potrebbe essere visto come la moralità, il comportamento altruistico (incluso il comportamento a favore dell’ambiente). E questo implica che, prima di interessarsi all’ambiente, l’essere umano medio abbia una serie lunghissima di bisogni da soddisfare (ad esempio, avere il cibo a tavola, mangiare tre volte al giorno, studiare per trovare un lavoro, far parte di un gruppo di amici ecc.).

Altra nota: dico “l’essere umano medio” per non generalizzare. So benissimo che tra le persone che stanno leggendo questo articolo, ci sono alcuni amici attivisti per cui la salvaguardia dell’ambiente non è assolutamente l’ultimo dei bisogni da soddisfare!).

Come mi aiuta la Piramide a lavoro?

La Piramide spiega perché, quando per esempio parlo con Luca del riciclaggio, e gli dico quanto bisogna impegnarsi per riciclare per bene, lui mi risponde “ma non si può perdere tutto questo tempo a capire come riciclare, bisogna anche vivere!”. Semplificando (e parafrasando) Maslow, per Luca il riciclaggio è in cima alla Piramide, e quindi lui dà priorità ai bisogni primari, sociali e di sicurezza (avere degli amici, avere un lavoro, ricoprire una posizione di successo). Questo non vuol dire che Luca se ne freghi, semplicemente il riciclaggio non è il primo dei suoi bisogni.

La Piramide mi aiuta anche in un altro senso. Spesso a lavoro mi relaziono con persone che faticano ad arrivare a fine mese. Donne vedove che hanno 5 figli da sfamare (bisogni fisiologici). Uomini che vivono di sussidi, o figli che devono pensare ai genitori malati (bisogni di sicurezza). Queste persone hanno tutta una serie di bisogni da soddisfare, prima di arrivare in cima alla Piramide e potersi permettere di pensare all’ambiente.

La Piramide è uno dei motivi per cui i Governi, prima di concentrarsi su policy “green” a favore dell’ambiente, si concentrino sull’iva e il mantenere i prezzi dei beni stabili (bisogni fisiologici), sul ridurre la criminalità, o sulle pensioni (bisogni di sicurezza). E in periodi di rischio di una bolla finanziaria che mette in pericolo i nostri risparmi (bisogni di sicurezza), l’ambiente può aspettare.

Quello che dovremmo ricordarci, però, è che il cambiamento climatico non può essere “messo in pausa”. L’ambiente non aspetterà che noi soddisfiamo i nostri bisogni fisiologici, di sicurezza, sociali e di successo, prima di collassare. Dovremmo impegnarci tutti, da subito, affinché mentre ci concentriamo sul soddisfare i nostri bisogni fisiologici, sociali, di sicurezza e di successo, pensiamo ANCHE un po’ all’ambiente.

E i Governi dovrebbero pensare che l’ambiente merita la stessa considerazione di pensioni, criminalità, e prezzi dei beni.

Nota: il bisogno, è solo uno dei fattori che porta un individuo a cambiare il suo comportamento (Quindi, parafrasando, non basta avere il cibo a tavola, la salute, un lavoro, un gruppo di amici e una casa, e automaticamente si può pensare all’ambiente). Scopri quali sono gli altri fattori leggendo il mio articolo su il Modello di Fogg e la sostenibilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.