
Il famoso “inquinamento che crolla”
In questi giorni, sentiamo tanto parlare della riduzione dell’inquinamento atmosferico in Cina e in Italia, per la chiusura delle attività e il divieto di spostamento a seguito del coronavirus.
Ma cosa si intende esattamente per inquinamento atmosferico?
La maggior parte delle immagini che vediamo, sono immagini satellitari che riprendono il biossido di azoto, o NO2. E’ un gas, che si sprigiona nel momento in cui bruciamo combustibili. Il biossido di azoto è causato principalmente dai motori delle macchine, specialmente quelle a diesel (e no, il diesel pulito non esiste, e non esisterà mai. Una macchina a diesel è la cosa più dannosa per l’inquinamento atmosferico che possiate pensare di possedere). E’ anche causato dai camion, dalle fabbriche, dalle centrali elettriche, dai cantieri e da alcune pratiche agricole.
I danni causati dal biossido di azoto
Il biossido di azoto, inseme al particolato (le famose polveri sottili, su cui scriverò un articolo a breve) è tra i gas più dannosi che emettiamo giornalmente. Danneggia sia la nostra salute che l’ambiente.
Tra i danni alla salute, troviamo:
- accorciamento della durata di vita media, morti premature
- aborti spontanei e malformazioni infantili
- aggravamento di disturbi polmonari, tra cui l’asma (questa è una cosa interessante, si pensa che nella vita si nasca con l’asma, ma la si può anche sviluppare in età adulta. L’attuale Sindaco di Londra ha corso molte maratone nel corso della sua vita, allenandosi lungo le strade della capitale inglese. Durante gli allenamenti per la maratona del 2014, iniziò ad avere severe difficoltà respiratorie, e gli fu diagnosticata l’asma, con tutta probabilità dovuta alla continua esposizione ai gas di scarico delle macchine di Londra. Nota: mentre scrivo questo articolo, dalla finestra di camera mia posso vedere circa 10 persone allenarsi lungo la strada. Queste persone hanno una probabilità altissima di sviluppare difficoltà respiratorie e cardiocircolatorie, a causa sia del biossido di azoto, che delle polveri sottili).
- cancro ai polmoni
- una serie lunghissima di malattie cardiovascolari e neurodegenerazioni
Per quanto riguarda i danni all’ambiente, il biossido di azoto contribuisce alla formazione dell’ozono (altro gas dannossissimo per la salute), delle pioggie acide e del particolato.
Il biossido di azoto in Italia
La qualità dell’aria in Italia è tra le peggiori in Europa.
Nel 2018, l’Agenzia Europea dell’Ambiente stabilì che l’Italia era al primo posto in Europa per morti da biossido di azoto (oltre 60.000 l’anno). E’ veramente triste pensare che il 98% dei bambini in Italia respira inquinamento (livelli tossici di polveri sottili), che ne influenza lo sviluppo e la capacità di attenzione e apprendimento.
Milioni di italiani vivono in aree in cui i limiti europei per il biossido di azoto sono violati sistematicamente. E quando dico sistematicamente, intendo circa tutti i giorni.

La zona più critica è quella della Pianura Padana, in cui circa 2 milioni di persone sono giornalmente esposte a livelli tossici di NO2. I motivi sono vari. La Pianura Padana è piatta, umida e piena di fabbriche e aziende agricole. Il vento non soffia forte, quindi l’aria inquinata non si disperde. I venti che caratterizzano questa zona provengono principalmente dalle zone di Milano e Torino, che sono molto trafficate e piene di fabbriche, quindi sono venti pieni di agenti inquinanti (e se pensate “ma dai, figurati se l’inquinamento atmosferico di Milano arriva fino a Bologna!”, sappiate che le polveri sottili provenienti dagli aeroporti olandesi, vengono continuamente captate dalle stazioni di monitoraggio tedesche).
Apro una parentesi su un argomento che affonterò nell’articolo riguardo le polveri sottili. Le alte concentrazioni di polveri sottili della Pinaura Padana hanno fatto sì che il coronavirus si diffondesse più velocemente in quelle zone, dal momento che le polveri sottili fungono da carrier, ovver da vettore di trasporto, del virus.
Il coronavirus ha fatto sì che tante fabbriche chiudessero, e che gli spostamenti (con macchine e camion a diesel) si riducessero. Da cui le bellissime immagini satellitari in cui l’Italia appare blu e non più giallo-rossa.
Il futuro del biossido di azoto
Siamo noi a causare i livelli tossici di NO2. Noi con le nostre macchine a diesel, i nostri ordini Amazon consegnati su camion a diesel, la nostra spesa – frutta, verdura ecc. consegnata in supermercati dai camion – le fabbriche in cui lavoriamo e i cantieri che costruiscono le nostre case e i nostri uffici. Siamo noi il motivo per cui il 98% dei bambini italiani respira inquinamento.
Il coronavirus è stato e continuerà ad essere una tragedia dal punto di vista umanitario/della salute e dal punto di vista economico.
Dal punto di vista della qualità dell’aria e del cambiamento climatico, ci ha sicuramente offerto l’opportunità di apprezzare la capacità di uno Stato di riorganizzarsi, di fronte a una causa di forza maggiore.
E se questa riorganizzazione continuasse, dopo che il virus è passato? C’è davvero bisogno, nel 21esimo secolo, che ci rechiamo tutti i giorni in ufficio, in macchina? Non vi sembra un’idea un pò datata? Che milioni di italiani perdano ore della propria giornata, così, seduti in una macchina a diesel o in metropolitana (e lì, polveri sottili a bomba), in viaggio verso il posto di lavoro, per fare cose che avrebbero potuto fare anche a casa? Non sarebbe meglio che lo smart working diventasse una parte fondamentale della nostra vita lavorativa?
Certo, ci sono certe categorie di lavoratori – come i cuochi, i fisioterapisti, i muratori, i cassieri, i baristi – che non possono lavorare da casa. E anche quelli che, come me, lavorano in ufficio, è necessario che ci vadano (per riunioni ecc.) almeno una o due volte a settimana.
Ma sarebbe bellissimo, una svolta, se iniziassimo a pensare un pò di più all’ambiente, e realizzassimo che molte malattie e danni ambientali sono causati solo e soltanto dal nostro stile di vita e dalla nostra volontà di non cambiare. E che basterebbe stare a casa un pò più spesso, e non prendere la macchina ogni giorno per andare a lavoro, perchè l’aria torni ad essere un pò più pulita.
Se siete interessati ad approfondire l’argomento, vi lascio il rapporto UE del 2019 sulla qualità dell’aria (in inglese).
Per i dati in tempo reale sulla qualità dell’aria, visitate il sito dell’Arpat.